In occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, l’ANOLF insieme alla CISL rinnova il proprio impegno nel ricordare anche le difficili condizioni dei lavoratori migranti. Purtroppo, il rischio di infortuni e morti sul lavoro è cresciuto in modo esponenziale, aggravato da condizioni di precarietà e da barriere linguistiche, soprattutto nei primi periodi di permanenza nel nostro Paese.
“Parlare di vulnerabilità nel mercato del lavoro oggi è quanto mai fondamentale – dichiara Marilena Maria Ilena Rocha, Presidente Nazionale di ANOLF –. I settori dell’edilizia e dell’agricoltura continuano a rappresentare per il mondo dell’immigrazione ambiti ad altissimo rischio. Qui, la mobilità e la flessibilità richieste si trasformano spesso in condizioni di lavoro nero e sfruttamento.”
“È necessario un costante monitoraggio – continua Rocha –. Solo informando correttamente e fornendo strumenti adeguati ai lavoratori possiamo davvero fare la differenza, garantendo a tutti tutela, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro”.
L’ANOLF e la CISL ribadiscono così la necessità di un impegno comune e continuo per costruire un ambiente lavorativo più sicuro, inclusivo e rispettoso dei diritti di tutte le persone, a partire dai più vulnerabili.
