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Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, una ricorrenza istituita nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione del 50° anniversario della Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati.
Una giornata per riconoscere il coraggio, la resilienza e i diritti di milioni di persone costrette a fuggire da guerre, persecuzioni, catastrofi e violenze.

Secondo gli ultimi dati forniti dall’UNHCR, a fine 2024 erano 123,2 milioni le persone in fuga nel mondo. Di queste, 42,7 milioni sono rifugiati riconosciuti, 73,5 milioni sono sfollati interni e 8,4 milioni sono richiedenti asilo. Si tratta della cifra più alta mai registrata, a testimonianza di un mondo in cui troppi conflitti restano irrisolti e troppe crisi dimenticate.

Un impegno quotidiano

ANOLF, da sempre accanto a chi è in cammino, rinnova in questa giornata il proprio impegno nel costruire percorsi di accoglienza, orientamento e integrazione. Nelle nostre sedi territoriali, ogni giorno, incontriamo donne, uomini e bambini che cercano non solo un rifugio fisico, ma anche riconoscimento, ascolto e dignità. E ogni giorno ci impegniamo affinché ciò sia possibile.

«In una giornata come questa – afferma Maria Ilena Rocha, Presidente Nazionale ANOLF – ricordiamo che dietro ogni cifra c’è una persona, una storia, un sogno sospeso. Il nostro lavoro è restituire dignità e speranza, non numeri.»

«L’accoglienza di chi fugge – prosegue – non è solo un atto di generosità: è un investimento in un futuro condiviso, fondato sul rispetto reciproco e sull’umanità. È su questo terreno che vogliamo continuare a costruire la nostra azione.»

«ANOLF e tutte le sue sedi sono impegnate concretamente a offrire strumenti di inclusione: corsi di lingua, orientamento al lavoro, assistenza nei percorsi di regolarizzazione, mediazione culturale. Perché l’integrazione non resti una parola astratta, ma diventi realtà quotidiana.»

«In un mondo sempre più attraversato da disuguaglianze, crisi ambientali e instabilità politiche, rinnoviamo l’appello a una responsabilità condivisa. Le soluzioni non si costruiscono nell’isolamento, ma nel riconoscimento reciproco e nella solidarietà.»

Un appello per la pace

In questa Giornata Internazionale del Rifugiato, ANOLF si unisce alla richiesta di un immediato cessate il fuoco: a Gaza, in Libano, in Ucraina e in tutte le aree del mondo colpite da guerre e violenze.
Senza pace non può esserci rifugio.
È urgente fermare le guerre, ridare spazio alla diplomazia, alla protezione delle vite umane e al rispetto dei diritti fondamentali.

Iniziative sul territorio

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, numerose sedi ANOLF sul territorio promuoveranno eventi, dibattiti, laboratori, proiezioni e momenti di incontro, coinvolgendo le comunità locali, le istituzioni e le persone rifugiate.

Una giornata per fermarsi ad ascoltare. Una giornata per costruire ponti, non muri. Perché ogni persona ha diritto a un luogo sicuro, a una casa, a una nuova possibilità.