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Appuntamento conclusivo questa mattina per la quarta edizione del corso di alfabetizzazione organizzato da Anolf in collaborazione con Cisl Brescia, la sede cittadina di IAL Lombardia, Cisl Scuola, Anteas e Centro Migranti.

Un piccolo gruppo di corsiste, in rappresentanza anche di quelle che non hanno potuto essere presenti, è stato accolto nella sede provinciale della Cisl dal presidente dell’Anolf Giovanni Punzi, dal segretario generale Cisl Brescia Alberto Pluda, dal direttore della sede cittadina dello IAL Giuseppe Comini e dal segretario generale dei Pensionati Cisl Giovanna Mantelli.

Tutti hanno avuto parole di apprezzamento per l’impegno con cui le partecipanti hanno affrontato il corso, sottolineando l’importanza dell’apprendimento della lingua italiana per una reale integrazione. Ad ogni corsista è stato consegnato un attestato di frequenza.

“L’iniziativa – ricorda Giovanni Punzi – è stata espressamente pensata per le donne straniere, scelta motivata dal fatto che sono loro ad avere  minori opportunità di socializzazione rispetto agli uomini, e quindi minori possibilità di imparare l’italiano”.

Nelle 60 ore del corso, alle lezioni frontali con le insegnanti volontarie Gabriella, Cristina ed Aurore, si sono alternate diverse attività (documentate nella gallery fotografica della notizia) come l’esperienza della spesa al supermercato, l’incontro con una figura di riferimento delle attività ministeriali per l’istruzione degli adulti, la visita alla città e l’appuntamento in Palazzo Loggia con un rappresentante della Giunta Municipale.

Donne che non si sono lasciate abbattere

Ho avuto la possibilità di vivere da vicino lo sviluppo del corso assistendo le insegnanti durante le ore di lezione – commenta Anina Baleta, responsabile dello Sportello Anolf nella sede della Cisl provinciale – e ciò mi ha permesso di conoscere donne forti, indipendenti, volenterose e curiose di apprendere la lingua del paese nel quale stanno costruendo le basi per il loro futuro. Attraverso le loro storie, che hanno generosamente condiviso durante le ore di lezione, ho avuto la conferma del fatto che dovremmo staccarci dall’immaginario delle donne straniere come fragili o succubi di compagni che le relegano nelle quattro mura domestiche”.

“Le donne che ho conosciuto in queste settimane – conclude l’operatrice dell’Anolf – sono la dimostrazione di quanto siano più forti delle avversità della vita o della società che le circonda: non si sono abbattute, si sono rimboccate le maniche e hanno cresciuto i loro figli o si stanno ricostruendo una nuova vita lontano dagli affetti originari. Sento di voler ringraziare ognuna di loro, per avermi fatta entrare nel loro mondo e avermi regalato un po’ della loro storia”.

Fonte: https://www.cislbrescia.it/2022/07/18/donne-straniere-allieve-ditaliano-insegnanti-di-coraggio-e-dignita/