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LAVORATORI STAGIONALI L’Anolf Cuneo Odv è partner di un progetto europeo di cui capo fila è la Fai Cisl nazionale (Federazione agroalimentare ambiente italiana) che vede la partecipazione di organizzazioni di sei Stati europei sulla formazione dei lavoratori nell’agricoltura in generale e in special modo per lavoratori stagionali e di origine immigrata.

Il settore agroalimentare è il più grande settore manifatturiero dell’Unione Europea, sia in termini di fatturato e sia come numero di imprese attive. A seguito anche della pandemia Covid, ma non solo, la carenza di manodopera ha dimostrato come l’agricoltura dipenda fortemente dall’apporto dei lavoratori immigrati. Anche in Provincia di Cuneo, dove il l’agroalimentare è un settore importate dell’economia, nonostante tutte le difficoltà legate anche agli aspetti climatici, con produzioni di eccellenza, che fanno ricco e conosciuto il nostro territorio, vede la partecipazione nel lavoro di migliaia di lavoratori provenienti da altri Paesi.

Tutto questo l’Anolf Cuneo lo ha evidenziato anche attraverso il docufilm Siamo qui da vent’anni. Pensiamo solo alla comunità macedone e a quelle dell’Est europeo per il vino, ora anche con presenze nelle vigne di lavoratori provenienti dall’Africa; dalla comunità Sikh in prevalenza dello stato indiano del Punjab per il latte e la sua filiera (che vuol dire formaggi, ma anche latte per le industrie alimentari); alle varie comunità di origine Africana sub-sahariana impegnati nella raccolta della frutta e nella sua lavorazione e non da ultimo nella pulizia dei boschi di castagna e del lavoro in montagna; nella suinicoltura con  vari marchi di prodotti di salumi che vede l’apporto nell’allevamento di lavoratori provenienti dall’America Latina (specialmente della Repubblica Dominicana).

L’importanza del settore agroalimentare in Provincia sarà ancor più evidenziato nella prossima settimana con il convegno mondiale di tre giorni che si svolgerà ad Alba sul turismo legato al vino e al cibo.

Dal 19 al 23 settembre si volgerà a Vilnius in Lituania un incontro di preparazione della formazione che si dovrà poi svolere nei vari Paesi, che coinvolgerà gli operatori dei vari enti che s’intrecciano con l’immigrazione e  le varie comunità sui temi dell’integrazione, dell’interculturara e dell’interrelazione fra i vari gruppi, della consapevolezza di aver scelto un nuovo Paese e della necessità del senso di appartenenza allo stesso e all’Europa con i propri valori a partire dalla nostra Costituzione, senza perdere le proprie radici.

La formazione prevedrà tre moduli: valori della Ue e della Costituzione italiana (solidarietà, pace, tolleranza, inclusione, uguaglianza, giustizia, lavoro, diritti e doveri…); lavoro sul sé in relazione con gli altri, partecipazione e vita attiva; favorire le relazioni interculturali sapendo che le differenze possono essere un arricchimento reciproco per tutti e per la stessa società.

Il tutto è stato anticipato da un questionario semplice nei vari Paesi partecipanti al progetto a cui i lavoratori dovevano dare delle risposte sulle difficoltà incontrate nei nuovi Paesi, dal suggerimento di nuove iniziative per migliorare la propria situazione e formazione e su altri aspetti che rispecchiano il lavoro, la propria vita, le necessità, una migliore integrazione e conoscenza del Paese che si è scelto di vivere.

Tutto il progetto avrà termine con un convegno ad Alba nel novembre 2023, con la partecipazione dei vari attori a livello internazionale e sarà l’occasione per una nuova opportunità di protagonismo e di conoscenza del territorio di tutta la nostra Provincia.

Fonte: www.gazzettadalba.it