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È stato pubblicato l’Osservatorio sui lavoratori domestici con i dati del 2022: lo scorso anno i lavoratori domestici che hanno versato i contributi all’INPS sono stati 894.299, con un decremento rispetto al 2021 pari a -7,9%.

La flessione si presenta dopo gli incrementi del biennio 2020-2021, dovuti alla regolarizzazione di rapporti di lavoro per consentire ai lavoratori domestici di recarsi al lavoro durante il lockdown e all’entrata in vigore del decreto Rilancio.

Con l’incremento di lavoratori del biennio 2020-2021, il peso delle donne è diminuito e nel 2022 si attesta all’86,4%. Gli uomini, scendendo nel 2022 a 121.374 unità, fanno registrare un decremento di oltre il 18% rispetto al 2021.

Nel 2022 la distribuzione territoriale dei lavoratori domestici in base al luogo di lavoro evidenzia che il Nord-Ovest è l’area geografica che, con il 30,8%, presenta il maggior numero di lavoratori, seguita dal Centro con il 27,2%, dal Nord-Est con il 20,3%, dal Sud con il 12,4% e dalle Isole con il 9,3%.

La regione che presenta il maggior numero di lavoratori domestici, sia per i maschi che per le femmine, è la Lombardia, con una percentuale del 19,5%, seguita dal Lazio (13,8%), dall’Emilia Romagna (8,8%) e dalla Toscana (8,7%). In queste quattro regioni si concentra poco più della metà dei lavoratori domestici in Italia.